Siamo a una "possibile svolta" della crisi. L’Ocse lancia un messaggio di speranza guardando ai risultati di aprile che segnalano – secondo gli esperti – un’ attenuazione del tasso di deterioramento economico soprattutto in Francia, Italia e Regno Unito. Ma le premesse positive non tranquillizzano tutti. Brutte notizie arrivano infatti dal settore aereo che prevede un 2009 più che nero, addirittura più grave del periodo post 11 settembre. Si stima una perdita di oltre 9 miliardi di dollari: il peggior crollo che l'industria aeronautica abbia mai subito. L'allarme arriva dall'associazione mondiale delle compagnie aeree. Una crisi senza precedenti che annulla i segnali di ripresa dei primi mesi del 2009. Nonostante il calo dei prezzi del petrolio, secondo l'associazione mondiale delle aviolinee, i vettori scontano un calo del traffico passeggeri dell'8% che sale al 17% per le merci. La domanda diminuisce mettendo in ginocchio molte compagnie. Perché c’è una perdita di fiducia generalizzata, con la lotta quotidiana a contenere i debiti. Anche le abitudini nel mondo degli affari stanno cambiando ed i budget per i viaggi di lavoro sono stati drasticamente ridotti. I businessman all’aereo preferiscono le videoconferenze, che permettono di risparmiare tempo e denaro.
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