Emilia Romagna, terra che fa gola alle mafie, soprattutto quando si tratta riciclare denaro sporco investendo su immobili o attività economiche che nulla hanno di illecito all'apparenza. La Regione è infatti entrata nella top ten di quelle con il maggior numero di beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, 698 nel biennio 2011-2012, contro i 10 dei due anni precedenti, e la conseguente apertura di 32 nuovi procedimenti. Lo rivela una relazione del Ministero di Giustizia sulla base delle indicazioni provenienti dalla banca dati nazionale. Nel Riminese si contano 6 confische, ma sul territorio, si sa, la malavita investe maggiormente in gioco d'azzardo e spaccio di stupefacenti piuttosto che in immobili o aziende.
Da una relazione all'altra. In quella sullo stato della giustizia a San Marino, redatta dal magistrato dirigente del Tribunale Unico, il coinvolgimento nelle attività delittuose di soggetti appartenenti alla criminalità organizzata in attività economiche – ma anche in contatto con banche e finanziarie - trova conferme importanti nel 2012, al pari degli anni scorsi. In alcune situazioni per Valeria Pierfelici, si può parlare “di vera e propria infiltrazione della malavita organizzata nel tessuto economico della Repubblica, in forza della creazione di sodalizi con soggetti sammarinesi e residenti”. Purtroppo di queste situazioni, come sappiamo, è densa la cronaca degli ultimi anni, segnale inequivocabile di vulnerabilità del sistema. La dovuta formazione in materia di reati di riciclaggio e la dotazione delle più sofisticate attrezzature tecniche, due passi assolutamente da compiere.
Da una relazione all'altra. In quella sullo stato della giustizia a San Marino, redatta dal magistrato dirigente del Tribunale Unico, il coinvolgimento nelle attività delittuose di soggetti appartenenti alla criminalità organizzata in attività economiche – ma anche in contatto con banche e finanziarie - trova conferme importanti nel 2012, al pari degli anni scorsi. In alcune situazioni per Valeria Pierfelici, si può parlare “di vera e propria infiltrazione della malavita organizzata nel tessuto economico della Repubblica, in forza della creazione di sodalizi con soggetti sammarinesi e residenti”. Purtroppo di queste situazioni, come sappiamo, è densa la cronaca degli ultimi anni, segnale inequivocabile di vulnerabilità del sistema. La dovuta formazione in materia di reati di riciclaggio e la dotazione delle più sofisticate attrezzature tecniche, due passi assolutamente da compiere.
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