Il picco influenzale proprio non c'è stato pochi i casi segnalati in Repubblica e il picco è rimandato ai prossimi cambiamenti climatici di fine gennaio anche se in Italia è salito il livello d'attenzione.
18 casi segnalati (bimbi compresi) in due giorni che rasenteranno la settantina in una decina non rappresentano certo la soglia d'attenzione. Lo scorso anno l'emergenza è arrivata con lo stesso tipo d'influenza cosiddetta californiana (AH-1N1) potenziata, oggi, dai ceppi B viaggiava sui 150 punta massima 200 casi a settimana: siamo quindi ancora lontani dall'allarme rosso -dice il dottor Sanzio Castelli, epidemiologo dell'ospedale.
Fatti oltre 2000 vaccini sugli over 65 e i malati cronici quest'anno sono state basse le percentuali di vaccinazioni sui più piccoli sbilanciando maggiormente i dati verso la casistica pediatrica.
Nessuna epidemia, quindi, a detta dei responsabili della medicina di base l'ondata influenzale non sarà poi così cruenta e rientrerà nella norma attenuandosi con la fine del rigore invernale.
Un consiglio ci viene dai nutrizionisti ed e basato sulle buone abitudini alimentari: arance e spremute (magari di Sicilia insieme ai tarocchi da mangiare e alle “polpa gialla” venate di rosso dell'Etna) secondo le più recenti ricerche fortificano le difese dell'organismo e predispongono la risposta immunitaria in vecchi e bambini.
Francesco Zingrillo
18 casi segnalati (bimbi compresi) in due giorni che rasenteranno la settantina in una decina non rappresentano certo la soglia d'attenzione. Lo scorso anno l'emergenza è arrivata con lo stesso tipo d'influenza cosiddetta californiana (AH-1N1) potenziata, oggi, dai ceppi B viaggiava sui 150 punta massima 200 casi a settimana: siamo quindi ancora lontani dall'allarme rosso -dice il dottor Sanzio Castelli, epidemiologo dell'ospedale.
Fatti oltre 2000 vaccini sugli over 65 e i malati cronici quest'anno sono state basse le percentuali di vaccinazioni sui più piccoli sbilanciando maggiormente i dati verso la casistica pediatrica.
Nessuna epidemia, quindi, a detta dei responsabili della medicina di base l'ondata influenzale non sarà poi così cruenta e rientrerà nella norma attenuandosi con la fine del rigore invernale.
Un consiglio ci viene dai nutrizionisti ed e basato sulle buone abitudini alimentari: arance e spremute (magari di Sicilia insieme ai tarocchi da mangiare e alle “polpa gialla” venate di rosso dell'Etna) secondo le più recenti ricerche fortificano le difese dell'organismo e predispongono la risposta immunitaria in vecchi e bambini.
Francesco Zingrillo
Riproduzione riservata ©