Centri sanitari e ambulatori pediatrici presi d’assalto. Quella appena iniziata sarà la settimana del picco influenzale.
Febbre alta, dolori muscolari, tosse mal di gola e problemi gastrointestinali.
Come da previsioni si sta intensificando l’attività dei virus influenzali, i più esposti sono come sempre i bambini ed i pediatri di San Marino hanno definito quella appena cominciata come la “settimana del picco influenzale”: già dalla scorsa però, i bambini sotto i quattro anni accompagnati nei centri sanitari e negli ambulatori pediatrici della Repubblica sono stati quasi duecento.
Allargando il discorso anche agli adulti, il trend si allinea a quello degli scorsi anni, con i soliti casi di complicazioni che si riflettono ai soliti problemi legati al posto letto, sempre troppo pochi in casi di emergenza. “Non c’è allarme - rassicurano dall’ISS - nulla che non si possa risolvere con un po’ di flessibilità tra reparti, nel giro di un paio di settimane la situazione tornerà in piena normalità”.
In Italia intanto il sistema di sorveglianza dell’Istituto superiore di Sanità calcola che nel corso della settimana si siano ammalate circa 500mila persone, soprattutto bambini e adolescenti.
La Regione con il maggior numero di casi? Le Marche. Quella invece in cui, per il momento, ci si è ammalati di meno è il Molise. Ma il peggio, si diceva, deve ancora arrivare.
Sara Bucci
Febbre alta, dolori muscolari, tosse mal di gola e problemi gastrointestinali.
Come da previsioni si sta intensificando l’attività dei virus influenzali, i più esposti sono come sempre i bambini ed i pediatri di San Marino hanno definito quella appena cominciata come la “settimana del picco influenzale”: già dalla scorsa però, i bambini sotto i quattro anni accompagnati nei centri sanitari e negli ambulatori pediatrici della Repubblica sono stati quasi duecento.
Allargando il discorso anche agli adulti, il trend si allinea a quello degli scorsi anni, con i soliti casi di complicazioni che si riflettono ai soliti problemi legati al posto letto, sempre troppo pochi in casi di emergenza. “Non c’è allarme - rassicurano dall’ISS - nulla che non si possa risolvere con un po’ di flessibilità tra reparti, nel giro di un paio di settimane la situazione tornerà in piena normalità”.
In Italia intanto il sistema di sorveglianza dell’Istituto superiore di Sanità calcola che nel corso della settimana si siano ammalate circa 500mila persone, soprattutto bambini e adolescenti.
La Regione con il maggior numero di casi? Le Marche. Quella invece in cui, per il momento, ci si è ammalati di meno è il Molise. Ma il peggio, si diceva, deve ancora arrivare.
Sara Bucci
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