La ragazza, 29 anni, di nazionalità serba, soffriva di una patologia piuttosto rara, un tumore al pancreas, che era già stato curato, che però presentava metastasi al fegato. Non c’erano terapie alternative all’intervento chirurgico, che però nel suo Paese non veniva eseguito. Qui è entrata in scena la Croce Rossa di San Marino che, venuta a conoscenza del caso da un amico sammarinese della ragazza, ha pensato di sfruttare la convenzione, in vigore da una decina d’anni, tra l’Istituto per la Sicurezza Sociale e la Croce Rossa e che contempla, fra i vari aspetti, anche l’offerta di prestazioni sanitarie a titolo gratuito a cittadini poveri provenienti da Paesi del terzo mondo o fuori dall’Unione Europea.
“Il trattamento eseguito è raro, ma ha avuto successo – ha detto il professor Jovine – il ricovero è durato qualche giorno, poi la ragazza è tornata nel suo Paese. Una chance bisognava dargliela, visto che la paziente era così giovane – ha aggiunto – neanche la chemioterapia avrebbe potuto aiutarla”.
I vertici dell’ISS e il presidente della Croce Rossa Raimondo Fattori, hanno espresso la loro soddisfazione per il significativo risultato ottenuto in questo caso, e perché è stato possibile fornire un intervento sanitario di alto livello che ha salvato una vita umana.
“Il trattamento eseguito è raro, ma ha avuto successo – ha detto il professor Jovine – il ricovero è durato qualche giorno, poi la ragazza è tornata nel suo Paese. Una chance bisognava dargliela, visto che la paziente era così giovane – ha aggiunto – neanche la chemioterapia avrebbe potuto aiutarla”.
I vertici dell’ISS e il presidente della Croce Rossa Raimondo Fattori, hanno espresso la loro soddisfazione per il significativo risultato ottenuto in questo caso, e perché è stato possibile fornire un intervento sanitario di alto livello che ha salvato una vita umana.
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