“Le sanzioni internazionali imposte finora all'Iran non bastano a bloccare i suoi progetti nucleari”. Lo ha affermato oggi il premier israeliano Netanyahu, in una deposizione di fronte alla commissione parlamentare per gli affari esteri e la difesa. "Occorrono sanzioni più forti – ha continuato -, nei confronti della Banca centrale iraniana e della industria petrolifera. Finora queste cose non avvengono, e dunque i progetti nucleari non ne risentono". Dichiarazioni che infiammano ulteriormente la situazione: un boicottaggio dell’export petrolifero, infatti, è considerato – da Teheran – come una sorta di dichiarazione di Guerra.
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