In una nota il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri della Repubblica di San Marino replica all'ASMO, che contestava una scadenza troppo vicina per l'iscrizione all'albo dei professionisti sammarinese.
"Il decreto delegato numero 11, - si legge - ratificato dal Consiglio Grande e Generale il 30/01/2020, peraltro espressione di un progetto di legge voluto dalla precedente Dirigenza dell’Authority, nell’allegato 6 prevede chiaramente l’abilitazione all’esercizio della professione medica e l’iscrizione all’ordine dei medici e odontoiatri della repubblica di San Marino sia per coloro che prestino opera nella sanità privata sia in quella pubblica". L'ordine ricorda che la legge è in vigore dall’inizio del 2020 e precisa che la deadline per l'iscrizione è stata sancita da una delibera a firma del comitato esecutivo ISS.
"Spiace - prosegue - poi leggere la richiesta di una maggiore collaborazione quando l’Ordine, di concerto con l’Authority, nell’ottemperare semplicemente a una richiesta di legge di iscrizione, peraltro prassi consolidata in ogni altro Paese, ha cercato sia di semplificarne la burocrazia con un modulo di autocertificazione, sia di calmierare la quota di iscrizione stessa, tenendo conto che gran parte dei medici ospedalieri non esercitino la libera professione". Per il Consiglio Direttivo l'iscrizione all'ordine rappresenta "una importante opportunità" per poter creare, dopo alcune modifiche dello Statuto a cui si sta lavorando, "un Ordine che accolga (e tuteli) tutti i medici in servizio presso la Repubblica di San Marino, nell’intento (che dovrebbe essere comune) di una sanità pubblica e privata di ancora maggiore qualità e a garanzia della sicurezza di tutti i pazienti".
