Il Ministro degli Esteri Frattini ha ringraziato il governo di Tel Aviv per la collaborazione offerta. I sei attivisti italiani che erano stati fermati da Israele dopo il blitz militare contro la “flotta umanitaria” diretta a Gaza sono stati liberati e presto faranno ritorno a casa. Israele avrebbe già rilasciato 449 dei circa 600 attivisti stranieri. Tra loro ci sono anche 123 cittadini di Stati arabi, tra cui Giordania e Kuwait. Frattini esorta il governo israeliano a dare ora qualche segnale di distensione, un nuovo impulso al processo di pace. La tempesta diplomatica però non accenna a placarsi: se tutti i 350 cittadini turchi fermati dagli israeliani non verranno rilasciati entro oggi Ankara "rivedrà" i rapporti diplomatici con lo Stato ebraico, come ha dichiarato il Ministro degli Esteri turco. Intanto, il Consiglio Onu per i Diritti Umani ha approvato una risoluzione in cui si annuncia l'invio di una missione indipendente d'inchiesta per chiarire le circostanze dell'attacco israeliano. Il testo è stato infatti votato, nel corso di una riunione straordinaria a Ginevra, con 32 sì, 3 no e 9 astensioni. Contrari gli Usa, Italia e Olanda. Tra gli astenuti: Belgio, Gran Bretagna, Francia e Giappone. Infine l’Appello del Papa. "La violenza - ha detto - genera altra violenza".
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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