Sempre più complicata la situazione in Siria. Da una parte c’è la dura repressione del regime. Gli attivisti riferiscono di almeno 19 persone uccise solo oggi dalle forze fedeli al presidente Assad in varie località del paese. Dall’altra ci sono le pressioni della comunità internazionale per fermare le violenze. Per Mosca, però, la conferenza degli 'Amici della Siria', svoltasi ieri a Istanbul, ha avuto un carattere "unilaterale" per l'assenza di rappresentanti di Damasco ed è in contraddizione con "gli obiettivi di una soluzione pacifica del conflitto". "Le intenzioni e le assicurazioni espresse per un sostegno diretto, compreso quello militare e logistico, all'opposizione armata - scrive il ministero degli esteri – sono in contraddizione con gli obiettivi di una soluzione pacifica". Per il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov il piano di Kofi Annan deve essere esaminato dal Consiglio di sicurezza dell'Onu e non dagli 'amici della Siria'. Lavrov si dice inoltre contrario a qualsiasi "scadenza" o "ultimatum" per l'applicazione del piano di pace.
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