Da eroina della rivoluzione arancione filo occidentale a martire di un processo "politico": è la parabola della ex premier ucraina, ed ora leader dell'opposizione, Iulia Timoshenko, arrestata ieri in aula nel processo che la vede imputata di abuso di potere per il controverso contratto delle forniture di gas russo. Il tribunale ha accolto la richiesta dell'accusa, dopo averne respinta una analoga nei giorni scorsi, di incarcerare l'ex lady di ferro per il suo atteggiamento ostruzionistico verso il dibattimento e irriverente verso corte e testimoni. Ritardi in aula, cambi di avvocati, ripetute ricusazioni, mancato rispetto per i giudici - non si alzava in piedi - , che le erano già costate una doppia espulsione. Ieri, invece, l'audace accusa di corruzione al premier ucraino Mikola Azarov, preso di mira anche per la sua deposizione in russo.
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