L'Apas non molla l'osso.Il responsabile degli avvelenamenti deve essere trovato e perseguito. Non pensi di passarla liscia dopo aver ucciso con le esche all’endosulfan – un pesticida usato in agricoltura – ben 25 cani dalla fine di marzo ai primi di luglio del 2011. “Chiederemo a breve un incontro al titolare delle indagini” ci fa sapere la presidente della protezione animali di San Marino Emanuela Stolfi. L’associazione ha preso di petto la questione e vuole arrivare fino in fondo anche se da molti mesi non sono stati segnalati nuovi casi. Contro il killer seriale dei cani e per sollecitare le indagini e le misure di contrasto l’associazione aveva presentato alla magistratura un esposto e alla Reggenza una petizione con oltre 2000 firme. La cittadinanza aveva reagito con fiaccolate, battute anti-esca, iniziative di prevenzione. Ma a tuttoggi il killer dei cani continua a circolare a piede libero e a rappresentare quindi una minaccia. Fino a quando non verrà individuato, il rischio permane e quindi occorre avere la massima attenzione mentre si porta a passeggio il proprio amico a quattro zampe. Soprattutto nelle zone di Montecerreto, Casole, Borgo Maggiore, San Marino Città dove si sono verificati gli oltre 30 avvelenamenti, di cui 25 con esito mortale. L’Apas tiene alta la guardia anche sul fronte legislativo per approvazione della legge che vieta pratiche come il taglio della coda e delle orecchie dei cani, già proibite nella vicina Italia.
Luca Salvatori
Luca Salvatori
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