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L'Associazione Amici di Padre Marcellino dalla Reggenza, per i 10 anni di attività

di Annamaria Sirotti
23 ott 2023
Sentiamo John Bianchi
Sentiamo John Bianchi

“Un'esistenza spesa dalla parte dei più deboli, aiutando i più piccoli e i più poveri per dare loro istruzione”. Il Segretario alle Finanze Marco Gatti presenta l'opera di Padre Marcellino in Congo e, insieme, l'eredità di entusiasmo che ha lasciato all'Associazione, nel mantenere vivo quanto fatto. 10 anni di attività, a 7 anni esatti dalla morte del missionario sammarinese, nel legame che teneva stretto con San Marino, nei tanti progetti umanitari per la sua Africa.

“Dieci anni di attività e non solo – spiega il Presidente dell'Associazione John Bianchi - perché i viaggi, i progetti sono iniziati già anni prima. E nel 2013 nasce l'Associazione, voluta anche da Marco Casali, che purtroppo non ha visto la sua nascita. Ma nell'arco di questi anni, abbiamo aperto tantissimi canali, partendo dal luogo: perché Marcellino per primo cercava di capire, in quel luogo dove si era fermato, le prime necessità della popolazione".

Da qui, la Missione di Lubumbashi e le tante opere: le scuole, l'Ospedale e la maternità, l'acqua potabile della cisterna “Principessa”, l'impianto fotovoltaico, i laboratori di falegnameria, cucito, agricoltura e la seconda missione, in via di completamento. Nei suoi 10 anni l'Associazione guarda avanti, con la volontà di tenere vivo il suo nome, a San Marino. Marco Arzilli spiega ai Capi di Stato come Padre Marcellino “umile e grande allo stesso tempo, abbia dedicato la sua vita agli altri, in nome della sua amata Repubblica, sostenuto da centinaia di sammarinesi”.

Ecco allora l'annullo speciale, una installazione dedicata a Marcellino e progettata dall'Università di San Marino; un libro per bambini, che ne racconti la vita e i sogni. Dai Capitani Reggenti, Filippo Tamagnini e Gaetano Troina, il ricordo di una azione infaticabile a tutela dei diritti umani: “Ha insegnato che il potere e il valore dell'alfabetizzazione rendono liberi” - dicono e guardano alla prosecuzione della sua opera da parte dell'Associazione come “in linea con le tradizioni di solidarietà e impegno umanitario della Repubblica, facendola compartecipe e presente, dove più forte è la voce che chiama l'uomo in aiuto dell'uomo”.






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