L'eredità del tradimento: una banda composta quasi per intero, ad esclusione di Fabio Savi, da poliziotti in servizio. Il senso civico della memoria spinge a Rimini in un teatro , a sfuggire alla logica del “tribunale dell'algoritmo”, a riflettere -dopo 25 anni- su una storia a cavallo tra la prima e la seconda repubblica, di sangue, di paura ma anche di fatica e dedizione. Il salto investigativo che permise al pm Daniele Paci di arrestare i componenti della banda, ha retto tutti i casi di giudizio eppure la banda della Uno Bianca è ancora considerata uno dei misteri d'Italia. Un eterno punto interrogativo che alimenta complottismi, sfiducia nel senso dello Stato. Nella confusione di quegli assalti e rapine a caselli autostradali, benzinai, uffici postali, banche e armerie che uccise 24 persone e ne ferì 102, bisogna andarsela a prendere, la verità. Necessità di approfondire, di ritrovarsi nella fila di interventi conclusi da Walter Veltroni che svelano i falsi misteri da punto di vista giudiziario, storico, filosofico, emotivo. Sul palco Carlo Lucarellli, che sulla Uno bianca ha scritto e "indagato", conduttore che emoziona nel raccontare ai ragazzi delle scuole, quella storia di fiducia tradita, eterno shock dopo la fine dell' incubo. Un po' come l' ergastolo del dolore, senza permessi premio, dei familiari.
Nel video l'intervista a Daniele Paci, pm che arrestò la banda della Uno bianca e Rosanna Rossi Zecchi, presidente Associazione Vittime Uno Bianca