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La giornalista italo-venezuelana Tremamunno mette in guardia San Marino dai rapporti economici con società estere fantasma

Si appella alle istituzioni affinché approfondiscano. Dopo il sequestro dell'aereo di Maduro, "altri due targati San Marino vengono utilizzati in Venezuela"

di Monica Fabbri
26 set 2024
Nel servizio l'intervista a Marinellys Tremamunno
Nel servizio l'intervista a Marinellys Tremamunno

Arresti, uccisioni, clima di terrore, giornalisti in fuga: il Venezuela sta vivendo un'agonia senza fine. Alle presidenziali del 28 luglio - dall'esito contestato - Nicolás Maduro è rimasto al comando, innescando proteste e mettendo in atto una repressione brutale. Non c'è rispetto dei diritti né della libertà in Venezuela.

Marinellys Tremamunno ha subito sulla propria pelle la censura: il giornale da lei fondato a Caracas nel 2003 è stato chiuso dopo sei anni. Oggi vive a Roma, lavora come corrispondente freelance per diverse testate internazionali, e si batte per il suo popolo. “Purtroppo in Venezuela i giornalisti rischiano la vita. In questo momento ci sono una ventina di giornalisti arrestati, alcuni anche in centri di tortura. Chiediamo aiuto per poter diffondere queste informazioni”.

Invitata a San Marino a relazionare nel workshop ESG sul tema della sostenibilità, diritti umani e civili, Marinellys fa parlare i numeri: “in due mesi 1.800 prigionieri politici, di cui 60 minorenni. 2.200 detenuti. Maduro ha fatto arrestare anche 9 italiani che, però, “non fanno notizia”. Possibile – si chiede con amarezza – che per Patrick Zaki e Alessia Piperno ci sia stata mobilitazione mentre per gli italiani in Venezuela, ci sia solo silenzio? Il Parlamento europeo ha riconosciuto, come legittimo presidente, Edmundo González.

Anche a San Marino si è parlato di Venezuela. In Commissione Finanze il consigliere del Pdcs Lorenzo Bugli ha proposto un ordine del giorno per un impegno diplomatico. La Marinellys plaude all'iniziativa ma lancia un appello alle autorità su un'altra vicenda, quella dell'aereo sequestrato a Maduro e immatricolato sul Titano. “Chiedo di approfondire su questi rapporti economici, con società estere che il regime usa per riciclare denaro.

L'esempio più recente che abbiamo è quello dell'aereo sequestrato e che era di uso presidenziale. Sappiamo che ci sono altri due aerei, sempre targati San Marino, che ancora vengono utilizzati in Venezuela. Chiediamo un approfondimento per evitare vincoli con la criminalità organizzata”.

Nel servizio l'intervista a Marinellys Tremamunno






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