È il firmatario Davide Forcellini a ricordare come sia maturata la scelta di proporre l'istanza: “Nasce da una amica, Sonia Ceccaroni, che mi ha chiesto di condividere l'idea di creare un giardino o un parco, dove piantare un albero per ogni vittima del Covid. Ad oggi sono 86 i morti a San Marino”. La proposta era già stata avanzata da Sonia Ceccaroni, in maniera individuale e spontanea, circa un anno fa, nel pieno della prima fase della pandemia, quando il numero delle vittime, scandite quasi quotidianamente nei momenti informativi delle istituzioni sanitarie, chiamava a trovare un modo per non dimenticare. Già allora, Sonia Ceccaroni allargò l'invito a piantare un albero per ogni caro estinto, desiderio che oggi si sostanzia tramite una istanza d'Arengo. Alberi, come “memoria e, insieme, simbolo di rinascita”.
Non in secondo piano, poi, l'attenzione all'ambiente e alla sostenibilità, affiancata – così riporta l'istanza - al “ruolo dell'albero nel benessere fisico, psicologico e sentimentale per la comunità”. Ma in luce un altro aspetto rilevante per i firmatari: per ogni albero, una targa commemorativa, un nome per fissare una presenza, da opporre all'anonimato delle tante morti fatte di soli numeri e alla distanza nel lutto cui la pandemia ha costretto i familiari e la comunità; nonché la creazione di un luogo fisico cui fare riferimento “per non dimenticare – conclude l'istanza – questo delicato momento storico”.
Nel video, l'intervista a Davide Forcellini, firmatario dell'istanza