Nel giorno del dolore, star della musica, leader politici, migliaia di fans si sono stretti in un unico grande abbraccio per ricordare il tenorissimo. Cinquantamila le persone che hanno assistito alle esequie dalle strade e dalle piazze del centro storico insieme alle telecamere delle tv di tutto il mondo. Luciano Pavarotti riceve così l’ultimo applauso di una carriera fatta di trionfi.
"La sua morte ci fa sentire tutti più poveri", ha detto l'arcivescovo Benito Cocchi, ricordando la vita del cantante. "La storia di un ragazzo che aveva il dono naturale di una voce eccezionale che coltivava con tenacia, e in questo modo divenne la figura più importante tra i tenori del suo tempo".
La soprano bulgara Raina Kabaivanska ha aperto la funzione cantando l'Ave Maria dall'Otello di Verdi, mentre il tenore Andrea Bocelli ha interpretato l'Ave Verum Corpus di Mozart nel corso dell'eucarestia. Indescrivibile emozione quando nella cattedrale è risuonata anche la voce del tenore scomparso, nell'inno "Panis Angelicus" che Pavarotti registrò in duetto col padre e poi, alla fine, con il "Nessun Dorma" da Turandot.
Il "Maestro" riposerà nel cimitero di Montale Rangone, vicino alla sua villa alla periferia di Modena, dove sono già sepolti i genitori e Riccardo, il figlio nato morto.
"La sua morte ci fa sentire tutti più poveri", ha detto l'arcivescovo Benito Cocchi, ricordando la vita del cantante. "La storia di un ragazzo che aveva il dono naturale di una voce eccezionale che coltivava con tenacia, e in questo modo divenne la figura più importante tra i tenori del suo tempo".
La soprano bulgara Raina Kabaivanska ha aperto la funzione cantando l'Ave Maria dall'Otello di Verdi, mentre il tenore Andrea Bocelli ha interpretato l'Ave Verum Corpus di Mozart nel corso dell'eucarestia. Indescrivibile emozione quando nella cattedrale è risuonata anche la voce del tenore scomparso, nell'inno "Panis Angelicus" che Pavarotti registrò in duetto col padre e poi, alla fine, con il "Nessun Dorma" da Turandot.
Il "Maestro" riposerà nel cimitero di Montale Rangone, vicino alla sua villa alla periferia di Modena, dove sono già sepolti i genitori e Riccardo, il figlio nato morto.
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