“Sogno di un uomo ridicolo”, il racconto-confessione di Fedor Dostoevskij portato al Nuovo di Dogana da Gabriele Lavia. Successo di pubblico per l’interpretazione del testo filosofico che indaga un caso clinico: un pazzo che rivive il momento, mancato, in cui ha voluto uccidersi con un colpo di pistola.
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