Emma Bonino, i genitori di Giulio Regeni, Maria Antonietta Coscioni, Luca Bottura, Barbara Schiavulli: sono solo alcuni degli ospiti del Festival del Giornalismo di Ronchi dei Legionari, IX edizione di una rassegna che ormai ha raggiunto la notorietà nazionale. Al centro i temi dell'etica dell’informazione e della politica, la lotta alle mafie e la difesa della libertà di stampa, l'analisi delle nuove forme di comunicazione, il rispetto dei diritti civili. E proprio nel panel sulla protezione e promozione dei diritti delle persone LGBT+, il Consigliere di Rete, Paolo Rondelli ha voluto trasferire al pubblico il suo punto di vista che è “quello di chi vive proattivamente l’impegno quotidiano per l'affermazione di diritti che altre categorie di persone hanno già, - spiega - e lo fa nella declinazione pubblica e politica, anche con la responsabilità morale – ricorda - di chi è stato il primo capo di Stato dichiaratamente gay al mondo perché “i diritti sono trasversali, non si combatte solo per i diritti che riguardano noi stessi, ma per i diritti di tutti”.
Il panel, moderato dalla giornalista di RAINews24, Emanuela Bonchino ha messo a confronto sul tema diritti LGBT+ punti di vista ed esperienze differenti ma complementari. Come quelle di Daniela Lourdes Falanga, attivista, figlia trans ed erede designata di un boss della camorra, che non ha esitato a ripudiare la famiglia d’origine per occuparsi di legalità e diritti, seguendo il primo e unico consultorio completamente gratuito per le persone trans in Italia. Storie difficili di soprusi ed emarginazione, comuni anche a Ervin Bajrami, lui - ha rivelato - “discriminato perché immigrato in fuga dalla guerra del Kosovo da bambino, perché gay, di etnia rom, di pelle scura; ed oggi attivo nella promozione della integrazione di persone rom e sinti soprattutto se appartenenti alla comunità LGBT+.
Il festival non manca mai infine di dare spazio ai focus sulla mafia e la criminalità organizzata in relazione alla libertà di stampa e di espressione. E' stato per questo previsto il Premio Leali delle Notizie, in memoria di Daphne Caruana Galizia, con l'Alto patrocinio del Parlamento Europeo.
Nel video l'intervista a Paolo Rondelli, Consigliere di Rete e attivista diritti civili.