Inflazione, è tempo di conti. Al calo generale dei consumi risponde però una leggera diminuzione dei prezzi. Una flessione che riguarda anche San Marino che addirittura risulta meno cara rispetto a Rimini. L’Ufficio di Programmazione Economica sta lavorando al Bollettino di Statistica che dovrebbe essere pronto tra circa una decina di giorni. Un orientamento generale è però già possibile.
Confrontando le due realtà dentro e fuori confine emergono dati interessanti. A Rimini a gennaio 2004 rispetto allo stesso mese dello scorso anno si registra un + 2,6% . Febbraio e marzo sono caratterizzati da un + 2,2 %. Rispetto a gennaio si è dunque verificato un calo che poi si è stabilizzato nei due mesi successivi. San Marino nel mese di gennaio segue l’andamento dell’inflazione riminese con un + 2,6%. Febbraio però segna un calo ; + 2% contro il 2,2% di Rimini. Da una prima proiezione ci si aspetta un’ ulteriore flessione nel mese di marzo mentre a Rimini il dato è rimasto invariato rispetto al mese precedente. Dati nazionali alla mano Rimini supera leggermente la soglia media di inflazione. Per quanto riguarda il Titano questo leggero calo dei prezzi può dipendere dalla politica di acquisti e di vendita dei vari commercianti. Una scelta che segue la contrazione dei consumi nelle famiglie e che dunque punta ad invertirne la tendenza.
Le previsioni degli esperti sono comunque incoraggianti. Dopo la speculazione commerciale seguita all’avvento dell’euro si parla di un 2004 all’insegna della stabilizzazione dei prezzi con aumenti al minimo. Un livellamento reso necessario dal calo del potere d’acquisto e del conseguente taglio delle spese.
Confrontando le due realtà dentro e fuori confine emergono dati interessanti. A Rimini a gennaio 2004 rispetto allo stesso mese dello scorso anno si registra un + 2,6% . Febbraio e marzo sono caratterizzati da un + 2,2 %. Rispetto a gennaio si è dunque verificato un calo che poi si è stabilizzato nei due mesi successivi. San Marino nel mese di gennaio segue l’andamento dell’inflazione riminese con un + 2,6%. Febbraio però segna un calo ; + 2% contro il 2,2% di Rimini. Da una prima proiezione ci si aspetta un’ ulteriore flessione nel mese di marzo mentre a Rimini il dato è rimasto invariato rispetto al mese precedente. Dati nazionali alla mano Rimini supera leggermente la soglia media di inflazione. Per quanto riguarda il Titano questo leggero calo dei prezzi può dipendere dalla politica di acquisti e di vendita dei vari commercianti. Una scelta che segue la contrazione dei consumi nelle famiglie e che dunque punta ad invertirne la tendenza.
Le previsioni degli esperti sono comunque incoraggianti. Dopo la speculazione commerciale seguita all’avvento dell’euro si parla di un 2004 all’insegna della stabilizzazione dei prezzi con aumenti al minimo. Un livellamento reso necessario dal calo del potere d’acquisto e del conseguente taglio delle spese.
Riproduzione riservata ©