Una lettera aperta a cittadini e istituzioni. I primari dell’Ospedale di Stato prendono carta e penna per rispondere alla violenta campagna lanciata nelle ultime settimane contro il Servizio Sanitario.
Campagne che fanno leva sulla sensibilità della popolazione alla salute, e sfruttano le incertezze della medicina e del diritto per accedere a premi assicurativi stratosferici. In queste campagne, per i primari, c’è la sistematica criminalizzazione del medico e del Sistema Sanitario in generale, bollati come malasanità da mestieranti della comunicazione di massa, che sfruttano l’impunità del reato di diffamazione a mezzo stampa, e la lentezza della giustizia. Per i primari ospedalieri, le campagne si basano anche sulla peculiarità dei sistemi assicurativi e sulla morale malferma di larghe fasce di popolazione che antepongono il profitto alla salvaguardia della verità. Ma a pagare, per ogni incongruo risarcimento, è la società intera con l’infondata sfiducia verso la medicina e il crescente scoramento dei medici che non riescono ad operare con tranquillità. Nella lettera anche l’amarezza, nessuna voce si è alzata per stigmatizzare le uscite scandalistiche contro professionisti, neppure le più palesemente false e grottesche. Nessuna presa di posizione dai responsabili politici. In ultima analisi, quello che preoccupa il collegio dei primari è anche la fase di stallo in cui versa la sanità sammarinese i cui progetti di evoluzione tecnologica, strutturale e organizzativa restano misconosciuti proprio agli addetti ai lavori.
Campagne che fanno leva sulla sensibilità della popolazione alla salute, e sfruttano le incertezze della medicina e del diritto per accedere a premi assicurativi stratosferici. In queste campagne, per i primari, c’è la sistematica criminalizzazione del medico e del Sistema Sanitario in generale, bollati come malasanità da mestieranti della comunicazione di massa, che sfruttano l’impunità del reato di diffamazione a mezzo stampa, e la lentezza della giustizia. Per i primari ospedalieri, le campagne si basano anche sulla peculiarità dei sistemi assicurativi e sulla morale malferma di larghe fasce di popolazione che antepongono il profitto alla salvaguardia della verità. Ma a pagare, per ogni incongruo risarcimento, è la società intera con l’infondata sfiducia verso la medicina e il crescente scoramento dei medici che non riescono ad operare con tranquillità. Nella lettera anche l’amarezza, nessuna voce si è alzata per stigmatizzare le uscite scandalistiche contro professionisti, neppure le più palesemente false e grottesche. Nessuna presa di posizione dai responsabili politici. In ultima analisi, quello che preoccupa il collegio dei primari è anche la fase di stallo in cui versa la sanità sammarinese i cui progetti di evoluzione tecnologica, strutturale e organizzativa restano misconosciuti proprio agli addetti ai lavori.
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