“San Marino non può rimanere indifferente”: è l'invito all'accoglienza, che il segretario alla cultura Giuseppe Morganti estende al Paese, richiamando le radici e la lunga storia di solidarietà di San Marino, per chiedere oggi atti concreti nel soccorso ai migranti, nei numeri che proporzionalmente le dimensioni del Titano possano sostenere.
Dalla storia, ricorda l'accoglienza che tanti sammarinesi ricevettero emigrando nelle Americhe e in Europa nel '900, al pari dell'accoglienza che San Marino diede agli sfollati della Seconda Guerra, come a Garibaldi e ai suoi uomini: “allora i sammarinesi non ebbero paura” – scrive – in una analisi delle nuove ondate migratorie che – sottolinea - nascono nel collegamento fra crisi dei sistemi politici e squilibri dell'economia mondiale e sono, per questo, responsabilità di tutti.
“Non buonismo, ma buona politica”: Morganti rilancia l'obiettivo posto nell'intervento del Vescovo Turazzi, chiedendo che l'accoglienza si traduca nel sostegno al lavoro delle istituzioni e dei mediatori culturali per l'incontro e perché il soggiorno dei migranti diventi una opportunità per le nostre Comunità.
“Trasformare la paura in curiosità e la curiosità in amicizia”, accogliere la sofferenza dei migranti: è un cambio di passo anche culturale. E Morganti fissa progetti e appuntamenti: la conferenza del 4 settembre prossimo “I migranti al centro del Mediterraneo”, e il progetto “Terra libera, terra aperta”, che farà di Palazzo Graziani uno spazio di analisi sugli episodi di solidarietà attiva più vivi, nella storia come nel presente.
Dalla storia, ricorda l'accoglienza che tanti sammarinesi ricevettero emigrando nelle Americhe e in Europa nel '900, al pari dell'accoglienza che San Marino diede agli sfollati della Seconda Guerra, come a Garibaldi e ai suoi uomini: “allora i sammarinesi non ebbero paura” – scrive – in una analisi delle nuove ondate migratorie che – sottolinea - nascono nel collegamento fra crisi dei sistemi politici e squilibri dell'economia mondiale e sono, per questo, responsabilità di tutti.
“Non buonismo, ma buona politica”: Morganti rilancia l'obiettivo posto nell'intervento del Vescovo Turazzi, chiedendo che l'accoglienza si traduca nel sostegno al lavoro delle istituzioni e dei mediatori culturali per l'incontro e perché il soggiorno dei migranti diventi una opportunità per le nostre Comunità.
“Trasformare la paura in curiosità e la curiosità in amicizia”, accogliere la sofferenza dei migranti: è un cambio di passo anche culturale. E Morganti fissa progetti e appuntamenti: la conferenza del 4 settembre prossimo “I migranti al centro del Mediterraneo”, e il progetto “Terra libera, terra aperta”, che farà di Palazzo Graziani uno spazio di analisi sugli episodi di solidarietà attiva più vivi, nella storia come nel presente.
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