Le testimonianze di chi fa informazione, la lezione dei grandi maestri. Due strade per capire come orientare la professione e le sue regole, in un contesto mediatico mutato con le nuove tecnologie che hanno moltiplicato, insieme, le possibilità di accesso alla notizia e di fonti di informazione.
La dimensione locale, nel dibattito degli operatori sammarinesi, che diviene occasione di confronto, anche acceso, sulla legge per l'editoria da poco avviata all'iter consiliare. Chiedono un provvedimento che inquadri i diritti – di critica e di opinione - e non solo i doveri – verifica, attendibilità - nella consapevolezza della responsabilità del giornalista nell'influenzare l'opinione pubblica. L'importanza di avere una legge in materia nelle parole del segretario all'informazione Iro Belluzzi che definisce la libertà di stampa “pilastro della democrazia” per un dibattito che appassiona. “Il fatto che si parli di libertà di stampa segna che qui c'è libertà di stampa. Dove è negata non se ne parla affatto” - riflette Toni Capuozzo.
Informazione locale, un patto ancor più stretto con il lettore per il direttore dell'agenzia Dire Nicola Perrone, che riflette sulla velocità dell'informazione data dai nuovi media, che spesso gioca a scapito dell'attendibilità. Poi la moltiplicazione delle fonti di informazione: spesso solo rumore, che copre la notizia. “Un mare di informazioni - dice il direttore generale di San Marino RTV Carlo Romeo – ed è proprio qui che si vede il bravo giornalista, nel saper leggere dove sta la notizia”. Libertà e verità: due concetti interdipendenti sui quali ragionano il segretario agli esteri Pasquale Valentini e, in maniera anche provocatoria, Giancarlo Dotto quando dice: “”Il web dà libertà, ma anche trascina conformismi”.
Le differenze nel fare informazione e nelle leggi nel contesto europeo con Marteen Van Aalderen, responsabile della Stampa estera in Italia e le testimonianze di chi a vario livello – cooperazione e difesa, tutela dell'ambiente, sicurezza - opera nei paesi delle libertà violate. E' già un simbolo la giornalista ucraina Vicktoria Polishchuk nel suo coraggio di dire no ad una informazione non libera. Dai maestri del passato la lezione di Paolo Mieli. Malaparte, Montanelli e Longanesi. Fallaci, Bocca e Biagi: grandi firme che restano perché “capaci di riflettere e vedere cose che altri non vedono”.
Nel video, le interviste a Toni Capuozzo, Giancarlo Dotto e Paolo Mieli
La dimensione locale, nel dibattito degli operatori sammarinesi, che diviene occasione di confronto, anche acceso, sulla legge per l'editoria da poco avviata all'iter consiliare. Chiedono un provvedimento che inquadri i diritti – di critica e di opinione - e non solo i doveri – verifica, attendibilità - nella consapevolezza della responsabilità del giornalista nell'influenzare l'opinione pubblica. L'importanza di avere una legge in materia nelle parole del segretario all'informazione Iro Belluzzi che definisce la libertà di stampa “pilastro della democrazia” per un dibattito che appassiona. “Il fatto che si parli di libertà di stampa segna che qui c'è libertà di stampa. Dove è negata non se ne parla affatto” - riflette Toni Capuozzo.
Informazione locale, un patto ancor più stretto con il lettore per il direttore dell'agenzia Dire Nicola Perrone, che riflette sulla velocità dell'informazione data dai nuovi media, che spesso gioca a scapito dell'attendibilità. Poi la moltiplicazione delle fonti di informazione: spesso solo rumore, che copre la notizia. “Un mare di informazioni - dice il direttore generale di San Marino RTV Carlo Romeo – ed è proprio qui che si vede il bravo giornalista, nel saper leggere dove sta la notizia”. Libertà e verità: due concetti interdipendenti sui quali ragionano il segretario agli esteri Pasquale Valentini e, in maniera anche provocatoria, Giancarlo Dotto quando dice: “”Il web dà libertà, ma anche trascina conformismi”.
Le differenze nel fare informazione e nelle leggi nel contesto europeo con Marteen Van Aalderen, responsabile della Stampa estera in Italia e le testimonianze di chi a vario livello – cooperazione e difesa, tutela dell'ambiente, sicurezza - opera nei paesi delle libertà violate. E' già un simbolo la giornalista ucraina Vicktoria Polishchuk nel suo coraggio di dire no ad una informazione non libera. Dai maestri del passato la lezione di Paolo Mieli. Malaparte, Montanelli e Longanesi. Fallaci, Bocca e Biagi: grandi firme che restano perché “capaci di riflettere e vedere cose che altri non vedono”.
Nel video, le interviste a Toni Capuozzo, Giancarlo Dotto e Paolo Mieli
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