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"Libera Uscita", serata su etica e testamento biologico

24 apr 2009
Anche a San Marino si parla di testamento biologico e questioni etiche legate a casi come quelli di Eluana Englaro o Piergiorgio Welby. Su iniziativa di Sinistra Unita al Centro Sociale di Fiorentino ieri la serata pubblica dal titolo “Libera Uscita”.
Sul testamento biologico Sinistra Unita ha già pronto un progetto di legge “ma - precisa il capogruppo Alessandro Rossi - verrà portato in Ufficio di Presidenza per avviarlo all’iter consiliare, quando ci saranno le condizioni perché passi”. E comunque non prima che si sviluppi un reale dibattito nel paese.
Al centro sociale di Fiorentino una delle prime occasioni di confronto, giovedì sera. Don Giovanni Franzoni – sospeso a divins nel ’74 per le sue posizioni sul divorzio – ha illustrato i diversi approcci delle culture e delle religioni rispetto alla questione “fine vita” motivando le ragioni che l’hanno portato a condividere posizioni come quella della depenalizzazione dell’eutanasia, sostenuta dall’associazione “Libera Uscita”.
Il dottor Dario Manzaroli si è soffermato invece sugli aspetti medico-legali dei temi legati al testamento biologico. La Repubblica di San Marino, come noto, non ha legiferato in materia con provvedimenti specifici ma dal 1/12/1999 è entrata in vigore sul Titano la Convenzione del Consiglio d’Europa sui Diritti dell'Uomo e la biomedicina che fissa le norme di principio relative alla protezione della persona in tutte le sue condizioni esistenziali.

Luca Salvatori

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