Bombardamenti sulla città simbolo della rivolta Misurata. Le forze fedeli a Gheddafi colpiscono: decine di feriti, almeno un morto. Sotto l’assalto dei lealisti anche Brega e a Yafran, cento chilometri da Tripoli, cadono sotto le bombe almeno 2 persone, incerto il numero dei feriti. Mentre continua la operazione Nato Unified Protector – 9 missioni in 24 ore solo dall’Italia – per imporre la no fly zone e l’embargo navale, la diplomazia tenta il dialogo. Da Londra il ministro della difesa fa sapere di aver parlato con l’ex ministro degli esteri Kussa, che – dice – starebbe collaborando, sotto la custodia del governo britannico in una località segreta, dopo la defezione. Intanto, il vice ministro degli esteri libico Obeidi è volato ad Atene per consegnare – dicono fonti ufficiali – un messaggio di Gheddafi al premier Papandreu. Si intensificano i colloqui della coalizione con il consiglio nazionale di transizione: domani a Roma il ministro Frattini incontro il responsabile della politica estera, Ali al Isawi, mentre per coordinarsi con il CNT è da ieri a Bengasi è un team del foreing office britannico.
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