Il capo del Cnt, Mustafa Abdel Jalil, ha annunciato la formazione di un governo provvisorio, in attesa della liberazione del paese, che segnerà l'avvio della transizione. A Sirte, intanto, continua l’operazione militare degli insorti per togliere il controllo della città dai lealisti. I civili scappano per allontanarsi dal fronte, ma la croce rossa lancia l’allarme perché i combattimenti stanno impedendo a feriti e malati di raggiungere gli ospedali cittadini, mancano i dottori, le strumentazioni mediche, sta finendo l’ossigeno e anche le riserve d’acqua sono state colpite. Il Cnt annuncia intanto di aver preso anche Qasr abu hadi, il villaggio natale di Gheddafi, alla periferia di Sirte. E la Nato è molto preoccupata per i missili e le armi scomparse dalla Libia che possono finire nelle mani di "malintenzionati" ed è in contatto con il Cnt per risolvere la questione. Lo ha detto il segretario della Nato Anders Fogh Rasmussen, secondo il quale il paese va aperto agli ispettori internazionali per fare chiarezza sulle armi. E sempre in Libia Abdel Basset al Megrahi parlando con la Reuters dalla sua casa di Tripoli, dove si trova ammalato, ha detto che gli restano solo pochi mesi di vita. Megrahi ha aggiunto che il suo ruolo nell'attentato che causò la morte di 270 persone nei cieli di Scozia, è stato sopravvalutato e che "tra pochi mesi nuovi elementi sull'attentato saranno svelati".
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