Dopo tre giorni di intensi combattimenti, i ribelli libici hanno annunciato la riconquista di Marsa el-Brega, il terminal petrolifero a sud est di Bengasi. A lungo le sorti della battaglia sono rimaste incerte, a causa dei continui rovesciamenti di fronte: I ribelli però denunciano anche un primo caso di fuoco amico. Secondo quanto hanno riferito gli insorti, l'attacco della Nato nel tardo pomeriggio del 1 aprile ha colpito quattro veicoli degli insorti, tra cui un'ambulanza, provocando la morte di 15 persone, tra cui tre infermieri e l'autista del mezzo. Una notizia che la Nato sta verificando. Intanto Londra diventa il crocevia del fronte diplomatico. Le trattative per la exit strategy continuano tra indiscrezioni di ‘ripetuti’ contatti tra Seif al Islam Gheddafi e i servizi segreti di paesi della coalizione tra cui Gran Bretagna e Italia. Il figlio del rais libico sta “tastando il terreno” tra Londra e Roma per capire come sarebbe accettato se dovesse fuggire dalla Libia, scrive oggi il Daily Mail. Lunedì arriverà a Roma un delegato del governo provvisorio di Bengasi che continua a chiedere armi all’occidente. La Nato ha detto no perché la risoluzione non lo prevede.
Valentina Antonioli
Valentina Antonioli
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