Il segretario si stato Hillary Clinton ha accusato le truppe del leader libico Gheddafi di avere trasformato gli stupri e le violenze contro le donne in “strumenti di guerra”. In un cominciato la Clinton precisa “Gli Stati Uniti condannano tali azioni nel modo più fermo”. Intanto l'inviato speciale russo Mikhail Margelov dopo l'incontro con il ministro degli Esteri al-Obeidi nella capitale libica afferma: Gheddafi non è pronto a lasciare il potere a Tripoli. Le autorità di Tripoli si sarebbero dette pronte a un immediato cessate il fuoco e non hanno escluso una commissione Onu-Unione araba per monitorare il processo di conciliazione nazionale. Il Ministro italiano Frattini ha annunciato per la prossima settimana, a Roma, una grande assemblea cui parteciperanno tutti i capi tribù e tutti i rappresentanti della società libica.
Riproduzione riservata ©