E’ durata solo poche ore la speranza di una mediazione efficace tra ribelli e Gheddafi. La delegazione dell’Unione Africana che ieri incassato a Tripoli il sì del Rais era stata bene accolta a Bengasi all’arrivo. Ma poco dopo è scoppiata l’insofferenza dei ribelli. E a metà pomeriggio Mustafà Jalil, capo del consiglio nazionale transitorio, ha respinto il tentativo di conciliazione perché la proposta dell’unione Africana non include l’uscita di scena di Gheddafi, non tiene conto della risoluzione Onu e non rispetta i voleri del popolo libico. “Noi – ha detto - possiamo solo vincere o morire”. Jalil sarà a Roma da Frattini venerdì prossimo. Già domani è previsto un incontro alla Farnesina con due suoi emissari. Intanto proseguono i combattimenti, anche oggi particolarmente intensi a Misurata.
Luca Salvatori
Luca Salvatori
Riproduzione riservata ©