La barbara uccisione dei 21 copti infiamma d'odio l'Egitto e arma la sua mano. Un attacco feroce. In cielo e via terra. Ma non c'è solo rabbia. C'è il dolore di tutto il mondo cristiano. Poiché il sangue di quei 21 uomini sgozzati in ginocchio in riva al mare, è stato versato perché cristiani. Fa proprie le parole di Papa Francesco il vescovo di San Marino Montefeltro, che chiede al Signore di dare a tutti noi la forza di testimoniare senza paura la nostra fede, nella certezza che il loro sacrificio consapevole e la loro morte portino frutti di pace e di amore in quelle terre bagnate dall'odio. “Il sangue dei nostri fratelli cristiani è una testimonianza che grida. Il sangue confessa Cristo”. Una frase potente, quella del Pontefice, ripresa da Monsignor Turazzi, che invoca l'amore, affinché, più forte dell'odio, sia il sostegno e la testimonianza per tutti noi. E chiede che con l'unanime protesta si innalzino preghiere. Nella Prima Domenica di Quaresima verrà organizzata una veglia in una chiesa per ogni vicariato: a Talamello, a Murata e a Ponte Cappuccini.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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