Proseguono le operazioni militari in Libia con i francesi in prima linea, mentre altri jet italiani – impegnati ieri sera nella loro prima missione operativa sul teatro di battaglia – sono decollati poco fa dalla base di Trapani. Nell’incursione di ieri i tornado Italiani non hanno lanciato missili, limitandosi a sorvolare l’area di Bengasi. Il ministro della difesa La Russa ha auspicato che il comando di “Odissea all’alba” passi alla Nato. “Altri la pensano come noi – ha precisato - perché il controllo di qualità degli interventi avverrebbe in modo più chiaro e trasparente”. Sulla stessa linea il ministro degli esteri Frattini. Il premier russo Putin è tornato intanto a criticare l’interventismo militare in Libia dove la tv di stato ha smentito la morte del sesto figlio di Gheddafi, Khamis. Forze filo-Gheddafi stanno portando a Misurata civili da città vicine per usarli come scudi umani. E mentre Gheddafi continua a lanciare minacce contro l’Italia “traditrice”e il mondo occidentale, il segretario delle nazioni unite dopo un incontro con la lega araba al Cairo ha rinnovato l’appello per il cessate il fuoco. Apprensione per gli 11 membri dell’equipaggio - otto italiani, due indiani e un ucraino - del rimorchiatore d'altura Asso 22, tuttora bloccato nel porto di Tripoli
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