Le forze della democrazia hanno annunciato stanotte di avere preso il controllo di Sirte, città natale di Gheddafi, simbolo del regime e della Rivoluzione. Nelle mani degli oppositori anche gli impianti petroliferi, con gli insorti che si dicono pronti a esportare l’oro nero all’estero. E sarà la Nato a difendere i civili dalle minacce di attacchi delle forze del colonnello. I 28 alleati hanno approvato ieri sera i piani per assumere il comando di tutte le operazioni: non più operazione “Odissea all’alba”, ma “Protezione unificata”. Intanto è piena crisi a Lampedusa dove sono arrivati negli ultimi giorni circa 6.200 tunisini. Il governatore della Sicilia Lombardo, a colloquio con Berlusconi, ha sollecitato l’allestimento di tendopoli pure in Val Padana. Sull’isola è rischio epidemia. Oggi arrivano gli ispettori sanitari della Regione per verificare le condizioni igieniche in tutti i centri d’accoglienza di Lampedusa. In arrivo un barcone proveniente dalla Libia, con oltre 200 persone a bordo. E un altro con 300 profughi sarebbe ancora in acque libiche.
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