La sorte del regime di Muammar Gheddafi pare ormai segnata: i ribelli si sono aperti la strada in ogni angolo della capitale Tripoli e da ultimo, in pieno giorno, con una colonna di veicoli armati di lancia-razzi e mitragliatrici pesanti hanno attraversato la città in trionfo per attestarsi infine nella centralissima Piazza Verde. Più che le residue sacche di resistenza, sulla cui presenza ha messo in guardia fin dal primo mattino il premier del Consiglio Nazionale Transitorio di Bengasi, Mahmoud Jibril, sull'atmosfera di euforia pesa l'aleggiare di un fantasma: nessuno sa, infatti, dove si trovi Gheddafi, e sulla sua sorte si accavallano le voci più disparate. Stando a fonti diplomatiche, questi sarebbe ancora a Tripoli, e "potrebbe" nascondersi nella sua residenza-bunker di Bab al-Aziziyah, intorno alla quale non a caso si continua a combattere. Informazione confermata dal Pentagono secondo cui il rais non sarebbe fuggito ma si troverebbe ancora nel Paese. Previsti bombardamenti Nato al compound di Gheddafi. Intanto arriva la conferma dell’arresto di Saadi, il figlio del colonnello noto per aver militato come calciatore anche nella serie A italiana in Perugia, Udinese e Sampdoria.
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