Un sistema in grado di gestire informazioni riservate in maniera illecita. E’ una delle ipotesi su cui sta lavorando il sostituto procuratore di Catanzaro Luigi De Magistris. Nel decreto di perquisizione il PM parla di “interessanti incroci nell’analisi di utenze, anche straniere” e cita il caso di un’utenza americana che contatta il generale della Guardia di Finanza Walter Crepella (indagato dallo stesso De Magistris nell’ambito dell’inchiesta Poseidone, su presunti illeciti nella gestione in Calabria dei fondi per la depurazione) e di una utenza della Gran Bretagna che intrattiene conversazioni, solo in uscita, con lo stesso ufficiale ed altri. Anche un’utenza belga effettua chiamate solo in uscita, tra gli altri, con l’ex capo della sicurezza Telecom Giuliano Tavaroli, una serie di società, il presidente dell’Udc Lorenzo Cesa e l’ex presidente della Compagnia delle Opere della Calabria Antonio Saladino, personaggio chiave dell’inchiesta, accusato di perpetrare un vero e proprio ricatto occupazionale nella regione. Nella fitta rete di collegamenti emersi nell’inchiesta della Procura di Catanzaro c’e’ anche un magistrato che ricopre “un importante incarico istituzionale e che intrattiene legami anche con il coordinatore regionale di Forza Italia in Calabria Giancarlo Pittelli” ed un magistrato della Procura antimafia. Di entrambi non viene fatto il nome. E’ invece uscita allo scoperto Caterina Merante, la superteste ex direttrice della società “Why not” da cui prende il nome l’inchiesta. Figure importanti, secondo il PM, il generale della Guardia di Finanza Paolo Poletti e Piero Scarpellini, consulente non pagato – come ha precisato Palazzo Chigi - della Presidenza del Consiglio, ritenuto membro – tra l’altro - della Loggia di San Marino. Piero Scarpellini, alla guida della società sammarinese Pragmata, respinge le accuse e attende che le indagini vadano avanti per permettere al Giudice di fare chiarezza. Tra i ruoli svolti da Scarpellini a San Marino anche quello Consigliere del Segretario di Stato per gli affari esteri, incarico assegnatogli dal precedente Governo e mai revocato anche se non risulta che abbia mai svolto questo ruolo con il nuovo Esecutivo. La convenzione con Pragmata era invece riferita al rapporto tra la Repubblica e la Libia. E’ stata suggellata dall’incontro del governo di allora con il colonnello Gheddafi nel 2005 e si è completata con la formazione professionale di diversi cittadini libici sul Titano.
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