Resta tesa ma tranquilla Londra dopo l’ultima notte. Non archivia ancora i disordini nelle strade di questi ultimi tre giorni. Le macerie sono ancora lì e risuona il nome di Mark Duggan, ucciso dalla polizia giovedì a Tottenham, episodio che ha scatenato la ribellione tra sabato e domenica. Il premier David Cameron, sceglie la linea dura “Fermezza e nessuna indulgenza per i manifestanti. Nella nostra società c'è qualcosa di sbagliato». 16mila gli agenti schierati per le strade, circa 2mila gli arresti in tutto il Paese. Il numero più alto è a Londra: oltre 770 fermi. La violenza, si è però propagata in altre città: a Manchester e Birmingham, dove hooligan e teppisti hanno distrutto vetrine e svaligiato negozi, e poi ancora a Nottingham e Wolverhampton, sempre con saccheggi e incendi, e a Liverpool, dove alcuni ragazzi hanno lanciato mattoni e bombe incendiarie contro un commissariato locale.“Quello che succede è frutto dei tagli, della scomparsa dei benefit per i più poveri”.
Nel video le testimonianza di una ragazza italiana residente a Londra.
Valentina Antonioli
Nel video le testimonianza di una ragazza italiana residente a Londra.
Valentina Antonioli
Riproduzione riservata ©