“E’ sempre più necessario che questo esempio – scrive il responsabile generale dell’associazione, Giovanni Ramonda - sia accompagnato quanto prima da un disegno di legge che vieti la prostituzione e punisca il cliente”.
“Non dobbiamo comunque dimenticare – prosegue la nota – che l’azione di contrasto da parte delle forze dell’ordine, prima che puntare all’espulsione, deve andare di pari passo con un programma di protezione e reintegrazione sociale delle vittime. Chi intende uscire dal giro e denunciare i propri sfruttatori – conclude Ramonda – va tutelata e assistita. Mentre per chi intende continuare a prostituirsi, l’allontanamento diventa d’obbligo”.
“Non dobbiamo comunque dimenticare – prosegue la nota – che l’azione di contrasto da parte delle forze dell’ordine, prima che puntare all’espulsione, deve andare di pari passo con un programma di protezione e reintegrazione sociale delle vittime. Chi intende uscire dal giro e denunciare i propri sfruttatori – conclude Ramonda – va tutelata e assistita. Mentre per chi intende continuare a prostituirsi, l’allontanamento diventa d’obbligo”.
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