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Lunedì 6 maggio: in piazza contro le mafie. Già oltre 2mila le adesioni

30 apr 2013
Lunedì 6 aprile: in piazza contro le mafie. Già oltre 2mila le adesioniLunedì 6 aprile: in piazza contro le mafie. Già oltre 2mila le adesioni
Lunedì 6 aprile: in piazza contro le mafie. Già oltre 2mila le adesioni - In piazza per esprimere un disagio verso ogni forma di infiltrazione malavitosa. Una manifestazione...
In piazza per esprimere un disagio verso ogni forma di infiltrazione malavitosa. Una manifestazione apartitica per dire NO all'illegalità e tenere alto il nome della Repubblica. Sono oltre 2 mila le adesioni all'iniziativa nata su Facebook per manifestare il 6 maggio a sostegno della legalità. E' un messaggio di sensibilizzazione e di impegno sociale ma, al tempo stesso, un grido di dolore. Il grido di chi non ci sta a vedere il nome della Repubblica associato ad azioni illecite e malavitose, di chi chiede la salvaguardia dell'onorabilità di un Paese e dei suoi cittadini. L'iniziativa nasce spontaneamente, su Facebook, dove in tanti rispondono ad un primo messaggio che apre con un'esortazione “Bisogna Muoversi”. La reazione è immediata. Un fiume di commenti e di post per condividere lo scatto di orgoglio e confermare la partecipazione a quella che, nel frattempo, è diventata una manifestazione vera e propria. In poco tempo fioccano le adesioni e sono già oltre 2 mila le persone che assicurano di esserci, lunedì prossimo, sulla Piazza della Libertà. Nessuno slogan, nessuna bandiera, se non quella bianco-azzurra, nessun simbolo, nessuna sigla, solo la voglia di partecipare in difesa di un Paese. Un atto di “cittadinanza attiva”. Lunedì, alle 18:30, si presenteranno di fronte al Palazzo Pubblico, saranno tutti silenziosi, composti, educati. Vogliono semplicemente che si prenda atto, soprattutto da parte della politica ma non solo, che il popolo vuole azioni in difesa della legalità, pretende la salvaguardia del buon nome della Repubblica, chiede una politica più trasparente, in grado di opporsi a tutte le infiltrazioni malavitose, che chiede di smascherare e punire chi ha infangato il nome di San Marino. Vogliono una Repubblica libera dalle mafie, dalla corruzione, dal clientelismo, e saranno sulla piazza simbolo del Titano per testimoniarlo ma anche per gettare un seme che consenta di generare una sensibilità ed una cultura che oggi appare quasi affievolita ma che sono certi appartenga alle radici culturali di un popolo come quello sammarinese e della storia millenaria della Repubblica.

Sergio Barducci

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