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Il mago Gabriel chiuso in una cassa

12 mar 2009
Teatro
Teatro
Sabato al Teatro Nuovo di Dogana 12° Festival Internazionale della Magia di San Marino. Tra gli illusionisti anche il mago Gabriel che proprio questa mattina ha cominciato il suo numero che avrà la durata di 48 ore. L’idea parte otto anni fa quando Gabriel venne a conoscenza di un manoscritto in inglese in cui si racconta che il suo mito “ il mago Harry Houdinì” avrebbe tentato lo stesso esperimento. Tutti abbiamo paura della morte, lui la vuole esorcizzare adagiandosi all’interno di una cassa molto simile ad una bara. Generoso, il mago: ha chiesto anche ai giornalisti di stendersi all’interno, invito gentilmente declinato con risposta di uno di loro: “è vero che dai visi si capisce che abbiamo sonno, ma non così tanto”. Terminati i convenevoli il via all’esperimento: assolutamente toccante il momento in cui seduti si scorge soltanto la mano dell’uomo inserito nel sarcofago, premuta dal suo assistente, poi dopo pochi secondi il sonno in cui cade Gabriel attraverso il training autogeno che abbassa e limita i livelli vitali. Poi i sigilli. Coperchio della cassa, avvolto da corde. Il rumore del trapano che avvita è inquietante. Trasportato in un hangar dell’aereoclub di Torraccia, una guardia giurata lo sorveglierà 24 ore su 24. Una webcam, inoltre, trasmetterà l’immagine della cassa in diretta sul sito www.aereoclubsanmarino.sm. C’è anche una taglia: chiunque riuscisse a dimostrare la fuga del mago riceverà una somma di 10.000 euro. Suo unico compagno, un telefonino abilitato solo per chiamate in uscita, da usare in caso di emergenza o di risveglio prematuro. Riapparirà durante il festival internazionale della magia. Resurrezione di un uomo che tra l’altro sostiene di essere anche claustrofobico.

Lorenzo Giardi

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