Tutto è successo durante l’intervallo. Davanti allo spogliatoio delle squadre improvvisamente si è notato una grande movimento. Giocatori che correvano a vuoto con le mani nei capelli, altri inginocchiati con le mani davanti al viso in segno di disperazione; uomini in borghese che mulinavano le braccia in disperata ricerca di aiuto. L’ambulanza del 118 arriva dopo pochi secondi. Barellieri di corsa dentro gli spogliatoi mentre in tribuna la gente era come impalata alla ricerca di una risposta. Poco dopo l’interrogativo è sciolto: Andrea Fiumana, centrale difensivo del Gualdo, si era sentito male. La situazione è subito apparsa gravissima: Il primo ad intervenire è il massaggiatore del Gualdo Ugo Belardi. Andrea Fiumana viene trasportato d’urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Rimini e poi ricoverato in osservazione. Le condizioni del giocatore che sembravano gravissime, migliorano ma al campo pochi sono informati di questo. Nei giocatori si legge la disperazione per aver vissuto in diretta alla tragedia del collega. Che ci fosse qualcosa di strano in Fiumana l’ha subito notato il tecnico Agatino Cuttone. Mentre gli parlavo, afferma, era assente. I giocatori sono sotto choc: quelli del Gualdo non se la sentono di continuare e propongono al Bellaria lo stop. I dirigenti delle due squadre firmano una dichiarazione dove formalizzano che le condizioni per continuare la gara non ci sono più. Comincia la ricerca febbrile via telefono del presidente Macalli. Anche il direttore di gara si attacca al telefonino. Lo sconcerto e la confusione sembrano prendere il sopravvento Il regolamento infatti è nebuloso e le due squadre rischiano di aver partita persa.
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