Ore di paura in diverse aree dell'Emilia-Romagna dove il maltempo, con le forti piogge, ha messo a dura prova la tenuta dei corsi d'acqua. A Villafranca di Forlì ha ceduto l'argine del fiume Montone, nelle vicinanze dell'autostrada. Allerta per il centro abitato popolato da circa 1500 persone. 13 le squadre con idrovore e attrezzature per la pulizia di vie e case arrivate sul posto. Situazione difficile, specie ieri, anche a Cesena dove il Savio è esondato. Ha visitato i luoghi colpiti il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che ha annunciato l'intenzione di chiedere lo stato d'emergenza nazionale. Uno dei prossimi passaggi sarà la conta dei danni.
Fino a questa notte rimane in vigore l'allerta di colore rosso della protezione civile. Ma non finisce qui, perché per domani ne è stata emessa un'altra, più lieve, che preannuncia criticità soprattutto nelle zone nord e nord-est della Regione nei tratti a valle dei corsi d'acqua. Questa mattina la riunione istituzionale nella sede della Provincia di Rimini dove si è discusso di Ponte Verucchio, dopo il cedimento della briglia sul Marecchia. E' emersa la necessità di ripristinarla quanto prima. Il ponte ha retto ed è aperto alle auto.
A Rimini, fino alla mezzanotte, rimarrà chiuso il parco 25 Aprile, insieme ad altre zone, soprattutto quelle vicine al Marecchia. Il Reparto operativo aeronavale della guardia di finanza monitora il territorio con gli elicotteri e sulla spiaggia l'Hera ha potenziato gli interventi di accatastamento del materiale trasportato dal mare.
A San Marino la situazione è sotto controllo, dopo gli allagamenti e disagi degli ultimi due giorni. In via dei Villanoviani, in Città, un muro è crollato e i detriti sono scivolati al suolo, ma nessun si è fatto male.