E' continuato a piovere tutta la notte nel Riminese, ma non in maniera abbondante come in quella precedente. I fiumi sono costantemente monitorati e il Marecchia è tuttora l'osservato speciale di protezione civile e vigili del fuoco, soprattutto all'altezza del ponte sulla Statale 16. Dopo gli ingenti danni causati dal maltempo di ieri, prosegue sul territorio l'attività di messa in sicurezza delle piante cadute o piegate dal forte vento. Sono almeno un migliaio in tutta la provincia, tra cui anche l'olmo di San Francesco a San Leo. Divelte dalle potenti raffiche anche le coperture di alcuni edifici come quella dello stadio del nuoto di Riccione e la scuola media Filippini a Cattolica (300 i ragazzi oggi – fa sapere la stampa locale - sono a casa in attesa della riparazione). Una quindicina le persone evacuate nella giornata di ieri a San Lorenzo, in zona Marano, a titolo precauzionale. Altre famiglie sfollate anche tra Via Coriano e Via San Salvatore. Nel Pesarese, poco distante dal confine con la Romagna, due vittime: un settantenne, titolare di uno scatolificio a Pesaro, precipitato dal tetto della fabbrica mentre controllava le coperture; mentre nella notte, a Monte Cerignone, un uomo è stato trovato esanime accanto alla propria auto, precipitata in una pozza d'acqua. Era riuscito ad abbandonare l'abitacolo, ma non ce l'ha fatta a salvarsi. Inutili i soccorsi dei vigili del fuoco, giunti da Cattolica, e del 118. Nel comune di Furlo, sempre in provincia di Pesaro Urbino, sono invece state evacuate 40 persone che erano rimaste completamente isolate a causa dell'esondazione del fiume Candigliano.
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