“In 25 anni una difficoltà del genere non l'abbiamo mai vissuta”. Così il comandante della Guardia di Rocca, Massimo Ceccoli, definisce l'attuale situazione del corpo militare, riferendosi alla carenza di personale. Si è passati dai 37 componenti di circa un anno fa agli attuali 29. I motivi sono legati ai pensionamenti e al recente trasferimento di quattro militari alla Gendarmeria. Una condizione, questa, che mette a dura prova il corpo militare, inclusa l'organizzazione delle pattuglie che, si prevede, diminuiranno.
"Abbiamo dovuto rivedere le nostre priorità nell'ambito dei servizi - afferma Ceccoli -. Negli ultimi anni, pur nelle difficoltà, abbiamo avuto un aumento dei risultati. Questa situazione rischia di bloccare il nostro processo di crescita". Oltre che della sicurezza del territorio, il corpo militare si occupa dei controlli di tipo finanziario, fino alle attività in vista della visita del Moneyval a marzo. A settembre il Congresso di Stato uscente ha deliberato per promuovere nuovi corsi di formazione per procedere, poi, con arruolamenti tramite concorso. Ceccoli si appella, dunque, al nuovo Governo affinché velocizzi i tempi.
Nel servizio, l'intervista al comandante della Guardia di Rocca, Massimo Ceccoli