Sono 5 i sammarinesi presenti nelle zone colpite dal devastante maremoto nel sud est-asiatico. Tre di loro sono subito riusciti a comunicare con le famiglie. Una coppia, che si trovava in viaggio al momento del disastro è riuscita a contattare i familiari solo in serata. Da Palazzo Begni arriva la conferma: nessun sammarinese sarebbe disperso.
Intanto si aggrava di ora in ora il bilancio: i morti sono 23 mila. L’India e lo Sri Lanka i paesi piu colpiti. Tra i numerosi turisti presenti sono 13 gli italiani che risultano tra le vittime accertate. La notizia arriva dalla Farnesina che sta seguendo di minuto in minuto gli sviluppi della situazione, che definisce molto piu grave del previsto. Un centinaio gli italiani dati per dispersi, 28 quelli ricoverati negli ospedali di Phuket, in Thailandia. Tra i turisti di altre nazionalità i morti sono 170. Si prevedono tempi lunghi per l’evacuazione dei turisti dalle zone distrutte dal sisma. La tragedia è molto più vasta di quanto raccontano i numeri: famiglie decimate, località rase al suolo, capitali alberghieri distrutti in un attimo, spiagge preziose letteralmente sparite. Le zone più colpite sono quelle che si affacciano sul Golfo del Bengala, sia la Thailandia meridionale con le sue ormai affermate spiagge occidentali, il Phuket e le Phi Phi Island, che lo Sri Lanka e la costa indiana a nord.
Intanto si aggrava di ora in ora il bilancio: i morti sono 23 mila. L’India e lo Sri Lanka i paesi piu colpiti. Tra i numerosi turisti presenti sono 13 gli italiani che risultano tra le vittime accertate. La notizia arriva dalla Farnesina che sta seguendo di minuto in minuto gli sviluppi della situazione, che definisce molto piu grave del previsto. Un centinaio gli italiani dati per dispersi, 28 quelli ricoverati negli ospedali di Phuket, in Thailandia. Tra i turisti di altre nazionalità i morti sono 170. Si prevedono tempi lunghi per l’evacuazione dei turisti dalle zone distrutte dal sisma. La tragedia è molto più vasta di quanto raccontano i numeri: famiglie decimate, località rase al suolo, capitali alberghieri distrutti in un attimo, spiagge preziose letteralmente sparite. Le zone più colpite sono quelle che si affacciano sul Golfo del Bengala, sia la Thailandia meridionale con le sue ormai affermate spiagge occidentali, il Phuket e le Phi Phi Island, che lo Sri Lanka e la costa indiana a nord.
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