
L'abitare collaborativo è una modalità abitativa in cui i nuclei familiari che risiedono negli alloggi privati di un immobile condividono l'utilizzo e la gestione degli spazi comuni dello stesso complesso abitativo per mutua solidarietà e collaborazione. Tema sentito anche a San Marino con l'Associazione Prosperus e la Cooperativa Decimo Castello che chiedono a che punto sia l'iniziativa. Il nostro impegno civile, scrivono in una nota congiunta, non si limita alle proposte progettuali; c'è infatti la volontà di richiedere che il Consiglio Grande e Generale emani alcune linee guida specifiche sul contratto di cohousing in modo che l'ordinamento giuridico sammarinese dia indicazioni e tutele a coloro che vorranno sperimentare questa modalità di convivenza solidale.
“Come Segreteria di Stato al Territorio – afferma Matteo Ciacci – siamo particolarmente attenti a questo tema. Ringrazio chi da tempo sollecita rispetto a questa iniziativa. C'è stato un emendamento, recepito dalla maggioranza nelle legge sull'emergenza casa sulla coabitazione intergenerazionale dando delega al Congresso di Stato per l'adozione di un decreto e sarà nostra premura nei prossimi giorni adottare delle linee di indirizzo per un confronto con tutti gli attori del settore”. Tra gli elementi innovativi di questa legge anche l'introduzione della Coabitazione Intergenerazionale Temporanea, che da la possibilità di stipulare contratti della durata massima di un anno tra studenti universitari e residenti caratterizzati da una soglia di età minima.