“L'Unione Europea deve prendere una posizione chiara sul riconoscimento dello Stato Palestinese e San Marino questa volta non può astenersi, ma affermare quei valori di libertà e giustizia fra i popoli che sono nel suo DNA”. Marina Lazzarini, del PSD, fa il punto sulla questione mediorientale e indica il ruolo – a livello internazionale – che può e deve assumere il Titano. E poi cita l'azione di 2 donne. La prima è Federica Mogherini, che nei giorni scorsi aveva avuto un incontro con Netanyahu. Lady Pesc aveva ribadito che la costruzione di nuovi insediamenti a Gerusalemme Est, da parte dello Stato ebraico, rappresenta un ostacolo alla Pace. Ma il rifiuto di Israele a riconoscere la territorialità palestinese continua ed è rappresentato dai chilometri di muro eretti in Cisgiordania.
L'altro esempio citato dal PSD è Inger Andersen. La responsabile del World Bank Group ha dichiarato che lo stato di distruzione di Gaza è incredibile. Lo sviluppo della Palestina è un imperativo umanitario e sarebbe il miglior modo per combattere la violenza in tutta la Regione. Due donne con le idee chiare – si chiede la Lazzarini – riusciranno a far ragionare uomini che non hanno mai vissuto la pace nella loro terra? La nota ricorda anche che il primo ottobre scorso padre Pizzaballa aveva dichiarato di non ritenere opportune prese di posizione di singoli stati, che rischiano di alimentare ulteriormente il conflitto. E allora, secondo il PSD, è forse il momento che tutta l'UE prenda una posizione, come ha già fatto l'ONU
L'altro esempio citato dal PSD è Inger Andersen. La responsabile del World Bank Group ha dichiarato che lo stato di distruzione di Gaza è incredibile. Lo sviluppo della Palestina è un imperativo umanitario e sarebbe il miglior modo per combattere la violenza in tutta la Regione. Due donne con le idee chiare – si chiede la Lazzarini – riusciranno a far ragionare uomini che non hanno mai vissuto la pace nella loro terra? La nota ricorda anche che il primo ottobre scorso padre Pizzaballa aveva dichiarato di non ritenere opportune prese di posizione di singoli stati, che rischiano di alimentare ulteriormente il conflitto. E allora, secondo il PSD, è forse il momento che tutta l'UE prenda una posizione, come ha già fatto l'ONU
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