Il titolo di questa 29° edizione del Meeting di Rimini è “O protagonisti o nessuno”. Più che una volontà di potenza ciellina, la frase di Giussani richiama una impellenza di identità. Questo Meeting si presenta un po’ meno politico anche se di ministri italiani ce ne saranno complessivamente otto, insieme ad esponenti di primo piano dell’opposizione. Lunedì è stato il giorno del ministro degli Esteri Franco Frattini e di quello del Lavoro Maurizio Sacconi, ma anche di Roberto Formigoni che si è confrontato con il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Frattini ha visitato lo spazio espositivo allestito dalla Repubblica di San Marino. Una occasione in più, per il segretario di Stato agli Affari Esteri Fiorenzo Stolfi, di chiarire il futuro del rapporto tra i due Stati. L’agenda diplomatica ripartirà in settembre. E mentre la politica cerca di sciogliere i nodi nelle relazioni italo-sammarinesi, l’economia continua a chiedere all’Italia di considerare il Titano una ricchezza, non un problema. E il segretario dell’Anis Carlo Giorgi lo fa invitando Frattini ad esaminare il lavoro dello studio De Molli per il San Marino Forum.
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