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Intelligenza Artificiale: impatterà sul 40% dei posti di lavoro

L'analisi di Federico Amicucci, AD Skilla. Quasi sempre sbagliate le previsioni sulla creazione o la distruzione dei posti di lavoro con l'avvento delle nuove tecnologie. Solo nelle Marche ci sono già due "dark factory", senza presenza di manodopera

26 lug 2024

Ci sono stabilimenti produttivi che hanno completamente sostituito la manodopera con robot gestiti dall'intelligenza artificiale: la sud coreana Xiaomi è pronta a produrre smartphone in Cina, al ritmo di 60 al minuto, senza assumere un solo operaio.

Le chiamano “dark factory” perché non serve l'illuminazione, visto che non ci sono essere umani. Ma come impatterà tutto questo sul mondo del lavoro? “Sicuramente – osserva Federico Amicucci, AD di Skilla – è impressionante la dimensione delle 'dark factory' in Cina, ma anche in Italia ce ne sono già diverse. Soltanto nella regione Marche ce ne sono due, settore moda e manifatturiero. E' sicuramente uno dei possibili futuri.

Quello che oggi sappiamo è che le previsioni che si fanno sull'impatto nel mondo del lavoro sono tante e generalmente sbagliate. Credo sia più interessante non se verranno creati o distrutti posti di lavoro, ma quanti posti di lavoro verranno cambiati dall'intelligenza artificiale. Statistiche e dati ci dicono che il 40% dei lavori nel mondo sarà modificato.

Sicuramente ci sono alcuni rischi e quindi dobbiamo stare attenti. Dobbiamo dunque dare la possibilità alle persone di 're-skillarsi', di formarsi. Poi ci sono certamente anche tante opportunità, tanti nuovi lavori che fino a qualche anno o addirittura mese fa non esistevano. Ed è possibile anche migliorare la qualità della vita del lavoro di ognuno di noi”.





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