All'incontro finanziario organizzato in collaborazione con Advantage Financial, alla presenza del presidente di Banca Centrale di San Marino Wafik Grais, è andata in scena la protesta di Rete, infine allontanata dalla sala.
Che ci fosse attesa per l'incontro economico finanziario su piccoli Stati e città-Stato, era cosa nota, e lo testimoniava anche la massiccia presenza di sammarinesi in sala, tra rappresentanti politici di opposizione e maggioranza, Anis e sindacati, e semplici cittadini.
Ma la protesta messa in atto da alcuni consiglieri di Rete, davanti a telecamere e giornalisti, no. Non appena Francesco Confuorti, presidente e amministratore delegato di Advantage Financial, ha preso la parola per introdurre l'appuntamento e i relatori, nomi di spicco della finanza internazionale, tra cui Wafik Grais presidente della Banca centrale di San Marino, un gruppo di persone, tra cui le parlamentari Elena Tonnini, Sandra Giardi, Grazia Zafferani e Marianna Bucci, si è alzato in piedi cartelli alla mano. Hanno iniziato anche a gridare “Giù le mani da San Marino” ma a quel punto sono state zittite dal servizio d'ordine e dalla polizia che le hanno pregate di non disturbare lo svolgimento del convegno.
Sono dunque rimaste in piedi, silenziose, fino a che non ha preso la parola proprio il presidente della Banca centrale di San Marino: a quel punto la protesta è ripresa rumorosa, con tanto di fischietti. La polizia ha così chiesto al gruppo di lasciare la sala: protestanti e poliziotti hanno parlato qualche minuto di fuori. In sala, nel frattempo, è arrivato anche il Segretario di Stato alle Finanze Simone Celli che si è accomodato in prima fila: è rimasto una ventina di minuti, mentre il convegno proseguiva, quasi tutti i relatori hanno parlato in inglese, non c'era traduzione simultanea. A Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, il compito di tirare le somme sull'appuntamento: “In un mondo sempre più globale – ha detto – c'è bisogno di identificazione locale, ed ecco che città-stato come Londra, Barcellona, Dubai, Singapore, diventano punti di riferimento ed interlocutori di primo piano nel panorama internazionale, al pari di veri e propri Stati”. Dal canto suo, il presidente di Banca Centrale di San Marino Grais ha parlato in linea generale delle regole di trasparenza cui devono attenersi anche i piccoli Stati, che per le loro caratteristiche possono avere molte opportunità di successo.
dal Meeting Francesca Biliotti
Che ci fosse attesa per l'incontro economico finanziario su piccoli Stati e città-Stato, era cosa nota, e lo testimoniava anche la massiccia presenza di sammarinesi in sala, tra rappresentanti politici di opposizione e maggioranza, Anis e sindacati, e semplici cittadini.
Ma la protesta messa in atto da alcuni consiglieri di Rete, davanti a telecamere e giornalisti, no. Non appena Francesco Confuorti, presidente e amministratore delegato di Advantage Financial, ha preso la parola per introdurre l'appuntamento e i relatori, nomi di spicco della finanza internazionale, tra cui Wafik Grais presidente della Banca centrale di San Marino, un gruppo di persone, tra cui le parlamentari Elena Tonnini, Sandra Giardi, Grazia Zafferani e Marianna Bucci, si è alzato in piedi cartelli alla mano. Hanno iniziato anche a gridare “Giù le mani da San Marino” ma a quel punto sono state zittite dal servizio d'ordine e dalla polizia che le hanno pregate di non disturbare lo svolgimento del convegno.
Sono dunque rimaste in piedi, silenziose, fino a che non ha preso la parola proprio il presidente della Banca centrale di San Marino: a quel punto la protesta è ripresa rumorosa, con tanto di fischietti. La polizia ha così chiesto al gruppo di lasciare la sala: protestanti e poliziotti hanno parlato qualche minuto di fuori. In sala, nel frattempo, è arrivato anche il Segretario di Stato alle Finanze Simone Celli che si è accomodato in prima fila: è rimasto una ventina di minuti, mentre il convegno proseguiva, quasi tutti i relatori hanno parlato in inglese, non c'era traduzione simultanea. A Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, il compito di tirare le somme sull'appuntamento: “In un mondo sempre più globale – ha detto – c'è bisogno di identificazione locale, ed ecco che città-stato come Londra, Barcellona, Dubai, Singapore, diventano punti di riferimento ed interlocutori di primo piano nel panorama internazionale, al pari di veri e propri Stati”. Dal canto suo, il presidente di Banca Centrale di San Marino Grais ha parlato in linea generale delle regole di trasparenza cui devono attenersi anche i piccoli Stati, che per le loro caratteristiche possono avere molte opportunità di successo.
dal Meeting Francesca Biliotti
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