L'esplosione della primavera è stata messa in pausa dall'annunciato “colpo di coda dell'inverno”. Ieri una domenica segnata da temporali, nubifragi, gelo e il ritorno della neve sulla penisola. In mattinata imbiancato l'eremo di Carpegna a quota 1280 metri. Sul Titano alla fine la neve non è arrivata, ma il maggio ghiacciato sì. Questa mattina in Città temperature glaciali, vicine ai 3 gradi, e nebbia. Ed è ancora valida l'allerta meteo diffusa dalla protezione civile sammarinese per criticità idraulica e idrogeologica.
Per oggi le piogge dovrebbero rimanere deboli, con un quadro in miglioramento nel corso della giornata. Per domani i bollettini danno un generale rialzo delle temperature con sole e nuvole in diverse zone d'Italia. Ma si parla di possibili grandinate nelle regioni del sud. A San Marino, sempre domani, si dovrebbe arrivare a 16 gradi centigradi a metà giornata. Già da mercoledì, però, soprattutto al centro-nord, sono attese altre piogge e nuvole.
In attesa del miglioramento, l'Italia fa i conti con l'ondata di freddo eccezionale. Sulle montagne in Veneto nelle ultime 24 ore sono caduti fino a 67 centimetri di neve. Interessata soprattutto l'area delle Dolomiti. In Trentino gli agricoltori sono in allarme per il rischio gelate che potrebbero vanificare gli sforzi compiuti e distruggere il lavoro di un'intera stagione.