Estati di fuoco, inverni polari, bombe d'acque. Questi alcuni dei termini utlizzati dalla meteorologia ai tempi di internet, da siti “fai da te” spesso e volentieri propensi a sbilanciarsi verso quelle che poi risultano “meteo-bufale” col l'unico intento, quantomeno poco nobile, di creare titoli acchiappa clic e quindi pubblicità. Perchè, si sa, qualunque notizia negativa attira più interesse della miglior notizia positiva.
Il fenomeno è tale - tanto che si parla di “meteoterroirsmo” - da indurre il deputato PD Tiziano Arlotti a presentare una proposta di legge per l'istituzione di un'Autorithy che accerti e sanzioni “comportamenti lesivi degli interessi degli utenti” attraverso l'istituzione del Servizio meteorologico nazionale distribuito, una novità solo per Italia e Grecia, unici stati europei a non averlo.
Il testo, oltre ad introdurre specifici requisiti formativi e professionali, prevede anche un codice di condotta, comprensivo di eventuali sanzioni, per gli operatori che trattano dati meteo, che saranno obbligati ad indicare il livello di precisione delle previsioni, soprattutto oltre i tre giorni, e ad evitare frasi volutamente allarmistiche.
Il filtro ultimo rimarrà però sempre il buonsenso degli utenti che, come per le altre fonti giornalistiche, dovrebbero riconoscere i servizi meteo di comprovata onestà da quelli che non aspettano altro che un clic sul notizione catastrofico.
Filippo Mariotti
Il fenomeno è tale - tanto che si parla di “meteoterroirsmo” - da indurre il deputato PD Tiziano Arlotti a presentare una proposta di legge per l'istituzione di un'Autorithy che accerti e sanzioni “comportamenti lesivi degli interessi degli utenti” attraverso l'istituzione del Servizio meteorologico nazionale distribuito, una novità solo per Italia e Grecia, unici stati europei a non averlo.
Il testo, oltre ad introdurre specifici requisiti formativi e professionali, prevede anche un codice di condotta, comprensivo di eventuali sanzioni, per gli operatori che trattano dati meteo, che saranno obbligati ad indicare il livello di precisione delle previsioni, soprattutto oltre i tre giorni, e ad evitare frasi volutamente allarmistiche.
Il filtro ultimo rimarrà però sempre il buonsenso degli utenti che, come per le altre fonti giornalistiche, dovrebbero riconoscere i servizi meteo di comprovata onestà da quelli che non aspettano altro che un clic sul notizione catastrofico.
Filippo Mariotti
Riproduzione riservata ©