Questa volta non ci saranno muri o filo spinato, entrambi simboli della chiusura – a intermittenza – dei Paesi europei nei confronti dei migranti. A bloccare, in caso di necessità, i profughi tra Italia e Austria ci sarà comunque una barriera che l'Austria ha iniziato a costruire oggi. Una struttura che sarà lunga 250 metri, al Brennero, e comprenderà l'autostrada e la statale.
Al valico tra i due Paesi sono stati smontati i guardrail e, in un primo periodo, sarà modificata la segnaletica stradale. In un parcheggio a nord del confine saranno effettuati i controlli del traffico e per i prossimi giorni è previsto l'allestimento di un centro di registrazione. Secondo il capo della polizia tirolese, Helmut Tomac, i controlli potrebbero partire a fine maggio. Sarà il ministero dell'Interno a Vienna a stabilire l'avvio.
I provvedimenti “non prevedono un muro oppure filo spinato”, ha precisato il presidente austriaco Heinz Fischer a Praga, parlando di "management di confine", per avere il minor impatto possibile sul transito di persone e merci. “Servono più controlli per chi vuole entrare in Europa”, ha dichiarato Fischer, spiegando poi che il tetto dei 35mila profughi che il Paese intende accogliere quest'anno “non sarà un taglio netto di spada, ma un valore indicativo”, per evitare altre 80mila richieste di asilo come avvenuto nel 2015.
“Non è erigendo muri improvvisati che si risolvono i problemi che, invece, vanno affrontati insieme - ha commentato il sottosegretario con delega all'Ue, Sandro Gozi - La costruzione della barriera al Brennero è un grave errore che viola le regole europee”.
Al valico tra i due Paesi sono stati smontati i guardrail e, in un primo periodo, sarà modificata la segnaletica stradale. In un parcheggio a nord del confine saranno effettuati i controlli del traffico e per i prossimi giorni è previsto l'allestimento di un centro di registrazione. Secondo il capo della polizia tirolese, Helmut Tomac, i controlli potrebbero partire a fine maggio. Sarà il ministero dell'Interno a Vienna a stabilire l'avvio.
I provvedimenti “non prevedono un muro oppure filo spinato”, ha precisato il presidente austriaco Heinz Fischer a Praga, parlando di "management di confine", per avere il minor impatto possibile sul transito di persone e merci. “Servono più controlli per chi vuole entrare in Europa”, ha dichiarato Fischer, spiegando poi che il tetto dei 35mila profughi che il Paese intende accogliere quest'anno “non sarà un taglio netto di spada, ma un valore indicativo”, per evitare altre 80mila richieste di asilo come avvenuto nel 2015.
“Non è erigendo muri improvvisati che si risolvono i problemi che, invece, vanno affrontati insieme - ha commentato il sottosegretario con delega all'Ue, Sandro Gozi - La costruzione della barriera al Brennero è un grave errore che viola le regole europee”.
Riproduzione riservata ©